Project Description
TEMI RELIGIOSI
La premessa che vale per tutte le opere religiose a prescindere dall’epoca in cui sono state fatte, è quella di dare una visione “laica” dei fatti rappresentati. In tutte le opere infatti l’inserimento ogni personaggio rappresentato fa parte della sua famiglia o della cerchia di amici e conoscenti. Nella cappella del cimitero il Cristo era un amico e tutti gli altri personaggi sono le tre generazioni della famiglia Filippone. Anche nei quadri della Matrice, di Santa Lucia, del Carmine e di San Domenico è sempre riconoscibile qualche volto a lui conosciuto. Anche per quanto riguarda le ambientazioni si rifà sempre a ciò che conosce bene e che fa parte integrante della sua vita. Così gli interni con le cucine e le terracotte e gli abiti sono quelli della vita di tutti i giorni di un paese come S. Giovanni, sono interni di case povere, comuni, del popolo. Anche per quanto riguarda gli esterni, i paesaggi sono i paesaggi della campagna agrigentina che, a furia di dipingerla in numerosi disegni e acquarelli, ormai aveva dentro ed era in grado di riprodurre a memoria. Parlo di laicità in quanto ha calato il sacro nell’ambiente terreno, in quello che conosceva meglio. Ha reso il sacro accessibile in quanto noto e conosciuto con un linguaggio comprensibile per tutti e dove tutti potevano riconoscersi.